Questa quinta richiesta del Padre nostro è formulata in modo da mettere l’orante dinanzi alla propria responsabilità di perdonare a sua volta il suo prossimo. Infatti nessuno puó implorare il perdono divino se non è disposto a fare altrettanto nei riguardi di chi lo ha offeso o gli ha procurato un danno.
Gesú a proposito, interpellato da un suo discepolo su quante volte dovesse perdonare un suo simile, racconta una parabola che possiamo leggere nel Vangelo di Matteo (18:21-35), e che costituisce una risposta alla domanda di Pietro e una chiarificazione circa questa richiesta del Padre nostro.
La parabola narrata da Gesú evidenzia alcune veritá cristiane. Innanzi tutto il fatto che noi tutti, nessuno escluso, abbiamo offeso Dio ripetutamente contraendo così un debito morale nei suoi confronti; debito che non siamo in grado di onorare, perchè non abbiamo in noi le risorse morali e spirituali per farlo. Possiamo solo implorare il suo perdono e credere di averlo ottenuto grazie al sacrificio di Gesú Cristo. Il suo sangue è stato il prezzo per la remissione del nostro debito, perchè il perdono di Dio non è un colpo di spugna!
Ne consegue inoltre che a tutti coloro il cui debito è stato da Dio rimesso sono chiamati a fare altrettanto verso i loro simili, perchè il credito che possiamo vantare dai nostri debitori non è punto paragonabile a quello da noi contratto verso Dio!
Infine, sia il Padre nostro che la parabola di Gesú non insegnano che il nostro perdono ci fa meritare quello di Dio; anzi è quello ricevuto da Dio in modo gratuito, pur essendo costato la morte di Gesú, che ci rende pronti a fare altrettanto verso i nostri simili. Perchè solo chi è stato perdonato può a sua volta perdonare. Senza il perdono di Dio noi siamo incapaci e ritrosi ad ogni forma di perdono.
Chissà quante volte abbiamo implorato il perdono di Dio con un cuore ostile verso chi ci aveva appena offesi e amareggiati!
“Perchè se voi perdonate agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.” (Vangelo di Matteo 6:14-15)
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