La terza certezza di Pasqua è la sconfitta di Satana, una creatura a capo di una rivolta verso Dio, in cui non c’è verità alcuna e che sin dal principio del mondo si oppone con tutte le sue forze ai buoni propositi del Creatore nei riguardi del creato e delle sue creature. In Eden ha indotto Adamo ed Eva a disobbedire e rompere l’alleanza di Dio, ma su di lui Dio ha decretato il suo giudizio che ha trovato il suo compimento nella persona e nell’opera di Gesù Cristo uomo nato da donna.
Nonostante la vittoria di Cristo alla croce, satana ha ancora un margine di manovra nella misura in cui governa la vita di coloro che gli sono soggetti in modo consapevole e responsabile nella loro ribellione verso Dio. Questo nell’attesa della seconda venuta in gloria di Gesù Cristo, quando satana e le sue schiere rivoltose, in modo definitivo ed eterno saranno destinate al fuoco eterno decretato dal giudizio insindacabile di Dio. La storia umana non ruota su se stessa ma va verso una meta, quei nuovi cieli e quella nuova terra in cui non vi sarà più il peccato e la morte, ma la giustizia e la gloriosa presenza del Dio uno e trino.
La vittoria di Cristo su Satana è una certezza. Paolo scrive ai Romani: “Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati. Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né profondità, né alcun’altra creatura potranno separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore.” (8:37-39). Alla seconda venuta gloriosa di Cristo la sconfitta di Satana sarà tale che “non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate” (Apocalisse 21,4).
Gli articoli precedenti in questa serie:
- La certezza della morte fisica di Cristo
- La certezza della risurezzione corporale di Cristo (parte 1 e parte 2)
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