Ogni settimana al nostro incontro di domenica pomeriggio, Fabrizio condivide una riflessione per introdurre il nostro tempo insieme. Eccola per voi…

Poche settimane fa, girava in rete un video molto carino dell’ultimo giorno della famiglia Obama alla casa bianca.

In questo video si vedeva che l’ormai ex presidente degli stati uniti serviva insieme alla moglie il  pranzo ai dipendenti che avevano condiviso con loro 8 anni di lavoro.

Questo video mi ha un po’ toccato nel cuore perchè il presidente a capo di mezzo mondo sorridendo serviva coloro che l’avevano servito per tutto il tempo.

È da questa immagine che voglio condividere una riflessione sull’importanza del servire.

L’umiltà di Obama, che immaginiamo sia genuina e reale, è un piccola parte in confronto all’umiltà per eccellenza del vero Servitore: Gesù.  In Matteo 20:28 leggiamo infatti che il Figlio dell’uomo è venuto per servire e non per essere servito.

O in Luca 22:27 che Egli è in mezzo agli uomini come Colui che serve, e questo non gli conferisce meno importanza, ma anzi… Lui che è Re è venuto in terra per servire.  Perché un vero Re, un vero leader, un vero pastore, sa che guidare significa servire.

Questo è un modello e un esempio impareggiabile di come noi anche siamo chiamati a servire.

Se l’ha fatto Lui che era senza peccato e puro, noi a maggior ragione dobbiamo servirLo e servirci gli uni gli altri.

Questo non per formalità o per un tornaconto personale, o per un orgoglio di sentirsi meglio di altri, ma servire con l’obiettivo solo di servire il Signore prima di tutto e onorarlo. Proprio perché dobbiamo renderci conto che se non si serve il Signore e gli altri si servirà se stessi.

Il vero servizio non è sbuffare nelle cose che ci vengono chieste, ma proporci e avere delle iniziative, capire in che modo possiamo aiutare l’avanzata del regno, avendo sempre presente che qualsiasi cosa facciamo, la facciamo per il Signore.

Anche se non abbiamo le forze Lui ci donerà tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Perché servire Dio significa prima di tutto ricevere grazia da Lui.

Servire non è una lista di cose da fare, ma è un modo di vivere. Leggendo il libro “La libertà della disciplina” di Pietro Bolognesi, ci sono numerosi spunti per questo argomento. Nonchè delle domande per mettersi in discussione e capire veramente se siamo quei servitori che Dio ci chiama a essere. Inoltre ci vengono fatti degli esempi di modi concreti per servire, tra cui:

  • Il servizio dell’ascolto, portando i pesi gli uni degli altri.
  • Il servizio della parola, non solo la cura materiale, non solo la predicazione, ma l’edificazione, esortazione a livello personale
  • Il servizio all’ospitalità, non è avere una casa tutta precisa e a posto, ma l’ospitalità è una casa aperta, il che è il risultato di un cuore aperto e sereno.
  • Il servizio delle piccole cose, non servono solo fatti eclatanti, ma anche le piccole cose, forse quelle a cui noi non badiamo, aiuto ad accompagnare un fratello o una sorella sprovvisto di auto, etc.