Ciao, sono felice che tu sia approdato nel sito di SperanzaxMilano. Desidero condividere con te i miei interessi, i miei hobby…. tranquillo, niente di che, non voglio occupare spazi già strapieni di cose interessantissime. Mi chiamo Anna, sono moglie, madre, nonna, sono impiegata e ….. Voglio dire semplicemente perchè faccio ciò che faccio, punto. In via Veglia, 49 a Milano, abbiamo un bellissimo locale con tre vetrine e all’interno del nostro gruppo mi sono occupata fin dall’inizio di (direi allestire se non fossi sicura di offendere i vetrinisti che lo fanno di professione!) di comunicare qualche idea, dei temi che tengano conto dell’attualità, lo scorrere del tempo,l’alternarsi delle stagioni, la precarietà del lavoro, poi le feste comandate quali la Natività e la Pasqua ma anche ricorrenze per
noi importanti, come la settimana di preghiera dei credenti, la domenica della Memoria o la domenica per la chiesa perseguitata, ricorrenze queste promosse dall’Alleanza Evangelica; non voglio dimenticare la festa degli innamorati,con a seguire quella del papà, della mamma……quella dei nonni no!!! Mi servo di oggetti recuperati da ogni dove, di qualsiasi materiale….vi assicuro che ho adottato alcuni mobiletti  con “ospiti” inclusi!!
Ho provato a comunicare quale sia il pensiero biblico su questi temi, a modo mio, associando il tutto ad un volantino con una riflessione biblica. Ho pensato a tante idee, messo giù un programma di eventi, ricorrenze per almeno un paio d’anni, ma continuavo a rimandare qualsiasi decisione ….vari passaggi del tempo, stagioni, da una festa commerciale ad un ‘altra …. Mi sono domandata se inseguire gli eventi in questo modo non ci assimilasse al pensiero comune invece di chiarire ciò che intendiamo. Certo, ognuno ha la propria idea e la esprime come crede. Dunque una bella vetrina,(vi assicuro che qualcuna è stata davvero bella) tra molte altre e basta. Ma io non voglio comunicare solo un modo diverso. Pensa e ripensa ma niente mi convinceva; avevo bisogno di riflettere a monte. Ho preso del tempo e ho aperto quei cassettini della memoria che sono lì a disposizione nei momenti di stallo. Mi sono ricordata che potevo consultare il Dizionario di Teologia Evangelica alla voce “calendario” e il numero 43 della rivista Studi di Teologia dal titolo ” La teologia del calendario”.
E niente, sono arrivata alla conclusione che “…siccome il calendario è un’applicazione della teologia professata, è necessario non essere superficiali e nemmeno remissivi di fronte agli assetti ereditati” (citazione testuale dal numero 43 di SdT pag. 45) e che ……una vera riforma spirituale e culturale in senso evangelico, se vuole essere autentica, passa anche attraverso il ripensamento del calendario. Questa è una responsabilità della chiesa in ogni tempo……. Ed è così che è maturata l’idea (già
suggeritami da Matteo, mio marito , e che io avevo esclusa in modo troppo frettoloso) che quest’anno a SperanzaxMilano ci saranno delle vetrine che illumineranno il nostro quartiere sul 500° anniversario della Riforma.lutero 95 tesi
La Riforma non fu un fuocherello dalla vita breve, non fu un fattariello da raccontare intorno al fuoco. Ciò che si cominciò nel lontano 1517 non si è estinto nei ricordi, nelle storie, ma ha lasciato un segno che ancora oggi è vivido nelle vite di chi ha affidato la propria esistenza nelle mani del Salvatore. Ho
così concepito, è vero non sono originale, una vetrina che sposasse questo passaggio, da quel famoso giorno in cui un monaco agostiniano di nome Lutero affisse le sue 95 tesi su di un portone di un castello, ai giorni nostri. Un ritratto scarno, eseguito sicuramente con poca tecnica, senza perizia, a carboncino. Una figura contornata da un’aurea scura, buia, pesta, con tratti decisi, a simboleggiare il costo difficile di quella decisione; una persecuzione precisa, volta a far piegare i cuori più arditi, fino al martirio, di tanti uomini e donne che in quella presa di posizione hanno creduto fino in fondo. Il tutto appoggiato su un collage colorato di ritagli di quotidiani, a simboleggiare la cacofonia di fatti, pensieri, correnti.

Ecco ciò che ho voluto rappresentare con questa prima vetrina sulla Riforma: un pungolo sulle coscienze dei nostri concittadini, ai quali noi di Speranza, insieme all’articolo dell’Alleanza Evangelica sull’affermazione che la Riforma non è conclusa , mettiamo a disposizione di tutti coloro che passando si fermeranno a guardare i miei (apparenti!) scarabocchi.
Al prossimo mese
Anna

[/fusion_text]